20% in meno di turisti nell'Appennino Pistoiese dopo i tagli ai treni sulla Porrettana

di Lavoro Turismo

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6/3/2024

| Notizie

A distanza di 9 mesi dai tagli effettuati alle corse sulla ferrovia Porrettana si fanno i primi conti sulle conseguenze. Quello che più risalta riguarda il calo delle presenze nel settore turistico, che secondo Legambiente della Montagna pistoiese, sarebbero diminuite del 20% proprio a causa dei tagli alle corse dei treni, con conseguente perdita economica ingente per gli operatori della zona. «A tutto questo - hanno spiegato i referenti di Legambiente in una conferenza stampa - si aggiungono i numerosi disagi subiti dai cittadini».

Tutto tace dal primo incontro convocato "per trovare una soluzione al problema". A distanza di quattro mesi dalla firma del protocollo con cui Provincia di Pistoia e Regione Toscana si proponevano di metter mano alla rimodulazione del servizio di trasporto sulla Porrettana per venire incontro alle esigenze degli utenti, tutto è ancora fermo. Niente sembra essere cambiato, come in una scena già vista molte altre volte. L'iter è più o meno sempre lo stesso: nasce un problema (spesso causato dalle stesse scelte di qualche amministrazione), scatta la protesta della gente, e allora le istituzioni 'preoccupate' giurano di risolvere la questione convocando un 'tavolo'.

Poi, con il passare delle settimane che porta la protesta a scemare, tutto passa nel dimenticatoio. Non questa volta. Esponenti di Legambiente e residenti della montagna questa volta hanno voluto dimostrare di avere la memoria lunga, chiedendo agli Enti interessati di avere finalmente notizia degli sviluppi del tavolo convocato in Regione dopo le proteste scattate in seguito ai tagli del servizio voluti dalla Regione Toscana. Buona parte delle corse su ferrovia sono state sostituite dal servizio bus affidato a Copit, che ha però evidenziato non pochi problemi: da quello delle fermate non indicate, agli orari, ai percorsi che hanno escluso alcuni centri.

Con l'arrivo dell'inverno, si teme adesso che, come già lo scorso anno, parecchie corse finiranno per saltare a causa del ghiaccio sulle strade. Da febbraio a oggi qualche correttivo è stato apportato, ma chi utilizza la linea ritiene che le misure siano ancora insufficienti. "E nel frattempo — chiede il presidente Legambiente Pistoia Antonio Sessa — che cosa è stato fatto? A che punto siamo? Vorremmo saperlo — spiega l'esponente ambientalista — anche perchè vorremmo presentare le nostre proposte, anche nel rispetto dei risparmi preventivati dalla Regione".

Sessa non manca di lanciare frecciate a un'idea di mobilità sempre più a misura d'auto e "che prima prevede il parcheggio a Pistoia Ovest a servizio dei treni, e poi riduce le corse". Ma l'auspicio suo e di altri rappresentanti di Legambiente come Samuele Pesce è che "il Consiglio provinciale torni ad interessarsi al problema. Almeno si abbia il nome di una persona che si assuma la responsabilità di portare avanti quanto scritto nel Protocollo. Un documento peraltro piuttosto vago, ma che avrebbe dovuto comunque rappresentare — sottolineano Sessa e Pesce — un punto di partenza e non di arrivo rispetto al problema dei servizi di trasporto sulla Porrettana".

Leggi:  Trasporto ferroviario regionale a rischio estinzione. Appello di Legambiente

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