Lavorare sulle navi da Crociera

di Lavoro Turismo

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27/12/2017

| Notizie

 

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L’esperienza di lavoro su una nave da crociera è considerata da molti professionisti del settore, un’esperienza che non può mancare nel proprio percorso di carriera.

Uno step fondamentale, equiparabile ad un’opportunità di lavoro all’estero.

Molte persone che hanno lavorato nelle navi da crociera, ricordano l’esperienza con emozione e passione. Per altri poi è una tappa che dura… una vita!

 

La dura realtà del lavoro

Siamo onesti. Lavorare sulle navi da crociera è faticoso e impegnativo, fisicamente e psicologicamente.

Chi si imbarca per lavorare in una nave da crociera deve sapere che lavorerà molte ore, che non avrà il giorno di riposo, che dovrà sottostare a rigide regole di comportamento, che dovrà trascorrere diversi mesi condividendo spazi piccoli con i propri colleghi di lavoro.

Condizioni che non tutti sono disponibili ad accettare.

Condizioni che non tutti sono in grado di sostenere.

 

Il bello del lavoro in crociera

Ma allora, perché considerarla una tappa importante della carriera?

E perché quando ti raccontano di un’esperienza di questo tipo, a volte senti che le parole vibrano e ti trasmettono un’emozione speciale?

In tanti risponderanno che sì il lavoro è faticoso, e che si lavora molte ore… ma che lavorare in crociera è anche apprendere una professione, è parlare lingue straniere, è viaggiare, è vivere a stretto contatto con persone di lingue e culture diverse…. è crescere come persona.

Elementi che rimarranno nel tempo parte di te, della tua professionalità e soprattutto del tuo saper vivere.

 

 

Trovare lavoro in nave

Anni fa era molto difficile trovare lavoro in nave. Oggi è molto più semplice.

Le opportunità di lavoro sono molto numerose e per tutti i profili, da quelli basici a quelli specialistici.

Un giovane anche poco qualificato può trovare lavoro facilmente, purché in possesso della necessaria voglia di lavorare, del giusto spirito di sacrificio e della capacità di lavorare in team. Spesso è richiesta anche una reale buona padronanza della lingua inglese e per alcune mansioni anche di una seconda lingua oltre alla lingua madre.

È importante sapere che di norma per essere assunti la prima volta, in genere occorre sostenere un piccolo costo per il corso STCW Basic Safety Training, nei centri specializzati presenti in tutta Italia. È un corso che sarà valido anche per futuri impieghi, con qualsiasi compagnia navale. L’aspetto positivo è che il corso si sostiene solo quando si ha la certezza di essere assunti.

Una rapida ricerca in internet fornirà tutte le necessarie informazioni per le selezioni.

 

Aspetto economico

L’aspetto economico diventa veramente interessante solo quando si ricoprono posizioni di responsabilità.

In caso contrario si parla in genere di uno stipendio sì superiore alla media,  ma che compensa solo in parte il maggiore numero di ore lavorate ogni settimana.

Di certo da non trascurare il fatto che avendo vitto, alloggio e spese di viaggio gratuiti, lo stipendio arriva a casa “quasi full”.

E non è neppure da trascurare l’offerta di un lavoro, regolamentato, di circa 9/10 mesi l’anno; e nei periodi in cui si sta a casa (per legge) si può richiedere l’indennità di disoccupazione.

 

Le critiche al lavoro in nave

La nave è una grande città galleggiante. Tra migliaia di lavoratori, ci saranno sempre persone felici e contente, e persone scontente…

Di norma le critiche maggiori sono legate alle molte ore di lavoro, alla mancanza del giorno libero e alle rigide regole imposte dalla compagnia navale, rese in parte necessarie dall’elevato numero di dipendenti presenti in ogni nave.

Alcune critiche sono giuste e altre talvolta nascondono carenze e mancanze del lavoratore.

L’importante è analizzare le cose con consapevolezza, senza ipocrisia. Difficile criticare le regole imposte o le molte ore di lavoro se si è stati adeguatamente informati prima di accettare l’impiego; giusto invece pretendere il pieno rispetto della persona e del contratto firmato.

Oggigiorno ognuno può facilmente documentarsi ed essere informato sui pro e i contro; chiunque può facilmente leggere informazioni e decidere in modo consapevole.

 

Un confronto tra lavoro in nave e lavoro all’estero

Molti paragonano – giustamente - il lavorare in nave al lavorare all’estero, un’altra tappa immancabile di ogni persona che vuole diventare un professionista.

Nel Regno unito ci sono moltissimi italiani che stanno lavorando; siamo la comunità più grande.

Proviamo a parlare con i tanti giovani italiani partiti per andare a lavorare a Londra.

Sembra facile ma non lo è; non lo è affatto! Problemi di alloggio, di lavoro, di trasporto, di soldi…

Quanti giovani italiani che a Londra fanno anche due-tre lavori per poter pagare l’affitto e le spese!

E la solitudine? Sì, spesso e tanta, in una città di milioni di abitanti!

Anche lavorare all’estero è dura, a volte molto dura.

 

In conclusione

Lavorare in nave è un’opportunità, per chi la vuole e la sa cogliere.

Come detto, non è per tutti, e non tutti sono adatti a lavorare in nave.

Se vuoi è un’opzione, una scelta. Ad ognuno la propria risposta.

 

Lo Staff di LavoroTurismo

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