Abbiamo chiesto ai protagonisti che hanno lavorato nel turismo - Persone e Aziende - come è andata la prima stagione estiva svoltasi sotto l’influenza del covid-19.
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Quella del 2020 è stata la prima estate svolta sotto l’influenza del covid-19, con indicazioni e restrizioni che hanno condizionato il rapporto con la clientela, le modalità operative e di fornitura dei servizi.
Noi di LavoroTurismo abbiamo ritenuto importante fissare nella nostra memoria l’estate 2020, strana per tutti: lavoratori, imprenditori e anche clienti. Come è nostra abitudine, abbiamo dato voce a coloro che l’hanno vissuta sulla loro pelle, come protagonisti.
Abbiamo svolto due sondaggi separati: uno per i lavoratori, uno per gli imprenditori. Domande e risposte sono state elaborate dallo staff di LavoroTurismo, con la collaborazione di esperti.
Prima dell’avvio del progetto, è stato fatto un invio di test a un target ridotto, per affinare efficacia ed efficienza di domande e risposte.
Il sondaggio non una la pretesa di verità globale, ma rappresenta la voce vera di una parte di collaboratori e imprenditori.
Di seguito di presentiamo un estratto dei risultati.
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LA VOCE DEI LAVORATORI - HIGHLIGHT
Al sondaggio per i lavoratori hanno partecipato 1.495 persone. Sono state considerate solo persone che hanno lavorato durante l’estate; il 70% aveva un lavoro a tempo determinato / stagionale, un 19% a tempo indeterminato.
- REGOLE ANTI-COVID
Siamo stati piacevolmente colpiti che i dipendenti abbiano promosso a pieni voti le aziende; bene anche la clientela. Quasi il 70% dei lavoratori ha valutato in modo molto positivo il rispetto delle regole da parte del datore di lavoro; un 25% lo giudica sufficiente. Valutazioni negative per meno dell’8%. Verso i clienti, i lavoratori hanno espresso valutazioni nel complesso positive, seppur non al livello delle aziende: molto positive per oltre il 50%, sufficiente al 30%; giudizi negativi per circa 20%.
Infine abbiamo fatto una domanda provocatoria, chiedendo alle persone quanto sono disposte a rischiare di prendere il Covid pur di lavorare; oltre il 75% è – giustamente – tra un livello di rischio medio e molto basso; da segnalare comunque che c’è un 25% di persone che accettano un alto rischio pur di lavorare. - ORARIO DI LAVORO E GIORNO LIBERO
Quasi la metà del campione (48%), ha lavorato più di 9 ore al giorno. Se escludiamo i lavoratori a tempo indeterminato, il dato aumenta. I lavoratori stagionali lavorano troppe ore, seppur calcolando le possibili maggiorazioni previste. Quasi un quarto delle persone che hanno lavorato durante l’estate 2020, non ha avuto il giorno libero, e anche qui dobbiamo considerare la presenza degli indeterminati. - IL TRATTAMENTO DEI DIPENDENTI
Oltre la metà del campione afferma che la situazione ha determinato un trattamento lavorativo peggiorativo; se si includono le posizioni intermedie arriviamo al 74%. Un dato che fa riflettere. Si aggiunga che oltre il 55% delle persone ha guadagnato meno, lavorando le stesse ore di lavoro, rispetto a esperienze precedenti. In estrema sintesi, le persone hanno in genere lavorato di più, con trattamenti peggiori e guadagnato di meno.
LA VOCE DEGLI IMPRENDITORI - HIGHLIGHT
Al sondaggio per i lavoratori hanno partecipato 452 aziende, con un panel adeguatamente diversificato di tipologie di aziende. Anche in questo caso, in questa sezione ci soffermiamo su aspetti di maggior rilievo.
- REGOLE ANTI-COVID
Abbiamo chiesto anche alle aziende se la clientela ha avuto comportamenti rispettosi delle disposizioni anti-Covid verso i dipendenti e verso gli altri clienti. Le risposte sono state per gran parte molto positive per quasi il 70%, positive per il 22%. Valutazioni peraltro abbastanza in linea con quelle fornite anche dai dipendenti. Abbiamo inoltre fatto anche alle aziende la domanda provocatoria Qual è il grado di rischio di contagio da Covid-19 che sei disposto ad accettare per lavorare? Gli imprenditori hanno dichiarato di non accettare rischi da covid-19, se non molto bassi. - FATTURATO
Le aziende che hanno un fatturato ridotto del 30% e oltre arrivano a circa l’85%. È opportuno precisare che al sondaggio hanno partecipato molte aziende con apertura annuale (63%). Questo ha certamente influito in modo marcato, perché le aziende solo stagionali hanno registrato situazioni meno drammatiche. - GESTIONE E RICERCA DEL PERSONALE
Nella domanda su quanto hanno assunto rispetto al 2019, le quote maggiori sono rappresentate da aziende che hanno assunto uguale (36%), e quelle che hanno assunto molto poco (37%). Il 65% delle aziende ha comunque assunto meno personale, con percentuali molto variabili.
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MEDIA PARTNER
Si ringraziano i partner che fanno contribuito nella comunicazione e diffusione del progetto
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