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HNH Hospitality: il benessere psicologico come leva della crescita professionale
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Com’è lavorare in un resort? Quali sono le competenze richieste? Quali sono i percorsi di carriera che offre? Come mai un giovane dovrebbe iniziare il proprio percorso lavorativo in questo ambito?
Abbiamo voluto rispondere a tutte queste domande con un’intervista a Gianluca Prete, HR Recruiter Coordinator di Club Med, caro amico di LavoroTurismo con cui collaboriamo da tempo.
In questa intervista, Gianluca Prete dipinge un affascinante quadro della vita lavorativa in un resort Club Med, fatta di viaggi, amicizie, crescita personale e multiculturalismo: un’esperienza imperdibile per un giovane che vuole avviare la propria carriera professionale!
Se questo sembra il contesto lavorativo per te, allora continua a leggere!
Personalmente, non ne raccomando uno in particolare: tutti i reparti contribuiscono in egual misura al successo dei nostri resort e possono insegnare tanto ad un professionista. Parliamo di vere e proprie piccole città con numerosi reparti, come il settore Food&Beverage, Boutique, Spa, Accoglienza turistica, Sport, tramite i quali lavoriamo tutti i giorni per soddisfare i bisogni dei nostri ospiti.
A noi preme valutare in primis le caratteristiche umane di una persona, oltre a quelle tecniche. Ad esempio, conoscere la personalità di un giovane ci aiuta ad indirizzarlo in un determinato settore piuttosto che un altro. Ecco perché non ne raccomando uno in particolare: solo quando capisco l’attitudine di chi ho davanti, riesco a suggerirgli un determinato percorso di crescita in un certo reparto, dal primo inserimento, fino a farlo diventare manager.
Per quanto riguarda formazione e competenze, chiaramente noi cerchiamo determinate caratteristiche in base ai ruoli. Ad esempio, un receptionist in Club Med deve conoscere sia l’inglese che il francese ad un livello almeno B2, anche perché gran parte dei nostri ospiti è francofona.
Detto questo, Club Med investe molto in formazione. Ad uno studente fresco d’alberghiero o ad una ragazza uscita dalla scuola d’estetica, ad esempio, noi offriamo spesso un percorso di formazione anche all’estero. In ogni settore, quindi, si parte da delle competenze tecniche di base, ma non necessariamente strutturatissime. Le soft skill che acquisisce la persona sono anche frutto di quanto Club Med gli ha trasmesso attraverso questa formazione sul campo e in aula, grazie alla presenza nei nostri resort di un VTM (Village Training Manager), il cui lavoro è curare ed organizzare le formazioni nel corso della stagione.
Per quanto riguarda gli aspetti umani, nei candidati noi cerchiamo una specifica impostazione caratteriale: la voglia di stupirsi, di mettersi in gioco e di conoscere cose nuove. Queste sono caratteristiche premianti per noi.
Assolutamente! Avere la fortuna di entrare in un’azienda come Club Med, che permette anche di viaggiare e lavorare all’estero, permette ad un giovane di crescere moltissimo a livello professionale.
Innanzitutto, una ragazza o un ragazzo lavorerà a stretto contatto con altri giovani, creando anche amicizie. Inoltre, accumulare anni di lavoro svolti all’estero è qualcosa che arricchisce notevolmente il CV di una persona. In Club Med, una persona ha la possibilità di lavorare in un team giovane e multi-culturale, risolvendo sfide in contesti culturali anche profondamente diversi da quelli italiani.
Aggiungo anche che non ci sono aree precluse ad un nostro dipendente. Vive nel resort, nel tempo libero può usufruire della palestra, accedere alla discoteca ecc. Tutto quello che è accessibile all’ospite, è accessibile anche al dipendente.
Sono cambiate le richieste dell’ospite e, di conseguenza, anche l’applicazione del lavoro da parte del personale. Un cambiamento, questo, iniziato già prima della pandemia, che a sua volta ha portato a nuove sfide.
Club Med stessa è cambiata molto negli anni. Basti pensare che l’azienda è nata negli anni ’50 come un club privato di vacanze-avventura, organizzando, ad esempio, viaggi in Polinesia basandosi sui collegamenti di allora. Questo spirito “avventuriero” è stato mantenuto fino agli anni ’80.
Oggigiorno, sta avvenendo un cambiamento nelle necessità dei nostri ospiti, il target è un po’ più alto. Si richiede un servizio più ricercato. Quindi, in parallelo ai nostri storici team di animazione, oggi si affiancano ad esempio anche figure professionali come l’istruttore di tennis o di vela, che gestiscono corsi sportivi di gruppo o singoli. Ancora, un receptionist oggi non deve solo saper fornire informazioni, ma saper rispondere in modo efficace ai bisogni espressi dai nostri ospiti.
Vero. L’idea era quella di creare un tipo di vacanza fuori da ogni schema. Una parte di questo spirito ci anima ancora! Fatta eccezione per alcuni resort, ce se sono diversi che sorgono in punti non tanto turisticizzati. Basti pensare all’Italia: quando fu aperto il resort a Cefalù, questa era una destinazione poco conosciuta. Fu scelta semplicemente perché era bella.
Noi abbiamo un nostro dipartimento che segue tutto il percorso di sostenibilità ambientale e sociale di Club Med. Organizziamo diverse iniziative per incentivare il lavoro locale: ad esempio, in tutti i resort noi abbiamo una quota di posizioni dedicate esclusivamente a personale in loco, indipendentemente dal posto in cui sia situato il resort.
Per la parte F&B, noi valorizziamo il chilometro zero quanto più possibile. Se c’è la possibilità di ottenere un determinato alimento da produttori locali, allora lo facciamo. Questo per ridurre l’impatto ecologico e valorizzare le specialità locali.
Non dimenticarti di seguire la pagina Facebook ufficiale per conoscere tutte le nuove opportunità di lavoro in Club Med Italia!
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