Burnout: esaurimento da lavoro nel settore turistico

di Lavoro Turismo

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06/03/2024

| Notizie

Il burnout, o sindrome da esaurimento emotivo, si manifesta nell’individuo come una perdita di interesse da parte del lavoratore verso il proprio operato e verso le persone a cui sono dirette le attività lavorative che svolge (es. clienti). L’individuo sperimenta depersonalizzazione, deterioramento delle emozioni, ansia e depressione. Colpisce i lavoratori a contatto con il pubblico, che, a causa del burnout, cominciano a percepire il proprio operato come demotivante e insoddisfacente. Nel settore turistico le figure professionali colpite da questa sindrome sono i ristoratori, gli albergatori, gli operatori turistici ecc, tutte figure che hanno come obiettivo primario la soddisfazione delle esigenze dei clienti. 

Diversi studi hanno analizzato gli antecedenti del burnout, e i più evidenziati sono i seguenti.

1.    Fiducia. La mancanza di fiducia verso il datore di lavoro, come evidenzia Maslach, si manifesta con l’esaurimento emotivo, ed influenza negativamente la percezione che i lavoratori hanno del proprio operato. Senza fiducia il lavoratore sperimenta frustrazione, perdita delle risorse emotive e distacco nei confronti sia dell’organizzazione che dei clienti.

2.    Coesione. Quando manca la coesione tra i pari e tra i dipendenti in un’organizzazione si sperimenta insoddisfazione lavorativa. Essa è vissuta non solo da un lavoratore in particolare, ma si diffonde a tutti i colleghi, creando un clima di malcontento generale, che si riflette in un rapporto poco professionale verso i clienti.

3.    Riconoscimento/ricompense. L’assenza di riconoscimento e ricompense nell’ambito lavorativo favorisce l’insorgere del burnout. Il lavoratore che percepisce che il suo operato non venga riconosciuto dall’azienda sperimenta depersonalizzazione che si ripercuote su una minore qualità del servizio offerto al cliente.

4.    Equità. La mancanza di percezione di equità porta il lavoratore a percepire che le ricompense in azienda siano distribuite in maniera diseguale tra i dipendenti. Da diversi studi emerge che ci percepisce assenza di equità in azienda sperimenta meno soddisfazione lavorativa e più burnout, con un conseguente calo nella qualità delle prestazioni lavorative.

5.    Supporto sociale. Se il lavoratore percepisce sostegno sociale da parte dei colleghi non sviluppa la sindrome di burnout. Questo perché la sensazione di sentirsi stimati e apprezzati dai colleghi aiuta l’individuo ad alleviare le tensioni e lo stress. Tutto ciò favorisce un clima aziendale positivo, di cooperazione che si riflette in un rapporto positivo di cura verso il cliente della struttura ricettiva.

 

 

 

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