Accompagnatore turistico

di Lavoro Turismo

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6/3/2024

| Professioni

È accompagnatore turistico o corriere chi, per professione, accompagna persone singole o gruppi di persone nei viaggi attraverso il territorio nazionale o all'estero; fornisce elementi significativi e notizie di interesse turistico sulle zone di transito al di fuori dell'ambito di competenza delle guide.

Generalmente è un lavoratore autonomo che lavora su incarico di tour operator, agenzie di viaggio ed enti di promozione turistica.

In particolare cura l'attuazione del programma turistico prestabilito, fornisce le informazioni generali sulle località visitate (pur non sostituendosi alla guida turistica) e presta assistenza per risolvere quei piccoli o grandi inconvenienti che si possono verificare durante un viaggio. A lui tocca gestire gli adempimenti burocratici ed amministrativi del gruppo che accompagna, provvedere alla sistemazione dei partecipanti negli alberghi, far rispettare gli orari degli appuntamenti programmati, favorire una buona armonia nel gruppo ed ascoltare i reclami di chi non è soddisfatto.

E' dunque il responsabile del buon andamento del viaggio ed è il punto di riferimento dei viaggiatori per tutta la durata dello stesso.

 

Compiti e principali attività

L'accompagnatore, in linea generale, segue ed assiste un gruppo turistico dall'inizio al termine di un viaggio organizzato in cui sia prevista tale figura. Deve perciò adoperarsi affinché il viaggio acquistato dal turista/cliente sia realizzato nel migliore dei modi, assicurandosi che tutti i servizi e le agevolazioni promesse dall'organizzazione al cliente siano erogati, mediante controlli sul comfort delle strutture ricettive, sull'efficienza del trasporto, sulla qualità dei pasti, sulla competenza delle guide locali, ecc..

Ha inoltre il compito di informare tutti i membri del gruppo sugli usi, i costumi, le leggi e le particolarità dei luoghi di transito e di destinazione, anche se a livello generico in quanto le informazioni più dettagliate sulla storia, i monumenti o le zone da visitare saranno fornite dalle guide turistiche locali. Dovrà occuparsi delle formalità di frontiera e doganali e fare in modo che il gruppo (formato spesso da persone che non si conoscono fra loro fino al momento della partenza) sia ben amalgamato e possibilmente omogeneo. Infine ha il compito di relazionare, all'organizzazione per cui presta servizio, l'andamento del viaggio, informandola di eventuali inconvenienti, lacune o problemi emersi.

Nell'ambito di questa attività esistono delle vere e proprie specializzazioni. L'accompagnatore per viaggi outgoing, definito all'estero tour manager, svolge un'attività estremamente impegnativa; ha infatti la responsabilità di condurre persone o gruppi fuori dai confini nazionali. Non a caso all'estero questa figura viene definita manager: occorrono infatti capacità che non è eccessivo definire manageriali per gestire rapporti ed affrontare problemi che possono essere sempre diversi. Dovrà quindi essere in grado di esprimersi correntemente in varie lingue (possibilmente anche in quella del paese di destinazione); deve conoscere l'itinerario e le località che verranno visitate, le linee di comunicazione e la prassi doganale e valutaria della nazione ospite. Pur senza sovrapporsi alla guida turistica locale deve conoscere e spiegare costumi, usi ed abitudini locali e fornire tutte quelle informazioni che permettono al turista di sentirsi a proprio agio. Questa figura è quella che al momento offre migliori prospettive occupazionali essendo sempre più diffusi i viaggi organizzati.

L'accompagnatore in incoming viene definito all'estero tour leader in quanto deve per qualche ora, giorno o settimana, all'interno del nostro paese, diventare "capogruppo" di comitive di turisti, sia italiani sia stranieri, magari provenienti da diversi paesi. In questo caso la difficoltà maggiore consiste proprio nel riuscire ad amalgamare una compagnia composta da persone estranee. Dovrà quindi riuscire a proporre la sua leadership più volte nella giornata o con gruppi sempre diversi. Soprattutto nel caso di turisti stranieri il tour leader riveste un ruolo di grande importanza: è lui che aiuta lo straniero a interpretare e capire la civiltà e la cultura del nostro paese e a promuovere l'immagine dell'Italia all'estero.

L'accompagnatore in daily tour si dedica alle escursioni giornaliere. I suoi compiti sono gli stessi di chi opera nell'incoming: animare la compagnia durante la gita, controllare che il programma offerto sia rispondente a quello stabilito, verificare che gli orari siano rispettati e fornire le informazioni generali sulle località visitate.

Il transferista svolge la sua attività di accoglienza durante i transfert, cioè assiste i passeggeri al momento dell'imbarco, dell'arrivo e durante gli eventuali brevi trasferimenti da un posto ad un altro. Queste mansioni, oltre che dall'accompagnatore turistico professionista, sono in alcuni casi svolte anche da operatori dell'agenzia che ha organizzato il viaggio o che segue una comitiva per conto di un tour operator straniero. Tra le varie specializzazioni è quella meno remunerata, ma all'inizio di carriera può essere molto utile come passaggio formativo.

 

Competenze

L'accompagnatore turistico dovrà senz'altro, prima di iniziare la professione, effettuare per proprio conto molti viaggi – con modalità e destinazioni diverse – per acquisire quella familiarità e quel bagaglio di diverse esperienze necessari per affrontare, con consapevolezza e competenza, la sua attività futura.

E' ovviamente indispensabile avere un'ottima conoscenza di almeno due lingue straniere, una buona cultura generale, una spiccata capacità organizzativa e passione per viaggiare. Dovrà essere una persona precisa, puntuale ed ordinata perché fra i suoi compiti rientra anche quello di gestire soldi, biglietti e documenti di tutto il gruppo. Altra dote indispensabile è la diplomazia: l'accompagnatore avrà il compito di mediare sempre e con tutti (con i clienti, con i committenti, con le autorità locali, con le guide turistiche, con il personale di servizio con cui si entra in contatto, ecc.). Per quanto riguarda questo aspetto di interrelazione continua con gli altri (in primo luogo i turisti del gruppo, ma anche tutte le persone con cui dovrà interagire e venire in contatto) è importante possedere un approccio positivo verso il prossimo: l'esperienza in questo campo può essere sicuramente di grande aiuto, ma la capacità di mettere a proprio agio le persone è in gran parte una dote innata. La sua attività lo porta ad incontrare – senza sosta – situazioni e persone anche molto diverse, richiedendo capacità di continuo rinnovamento ed adattamento professionale.

Sarà sua cura disporre, di volta in volta, di competenze storiche, artistiche o geografiche relative ai paesi da visitare, ma dovrà anche conoscere le principali norme in vigore riguardanti il turismo, le formalità doganali e la valuta. Dovrà essere in grado di consultare agilmente libri o guide inerenti il viaggio e saper decifrare ogni tipo di mappa o cartina, con uno sguardo più attento agli aspetti essenziali finalizzati al viaggio.

L'accompagnatore dovrà inoltre garantire sempre la sua presenza nei momenti più delicati e problematici del viaggio, facendo in modo che, con la sua capacità professionale, venga risolto qualsiasi tipo di inconveniente. Per esempio dovrà aiutare e saper indirizzare i membri del suo gruppo in caso di malattia, incidente, smarrimento o furto di documenti, tramite opportuni contatti con ambasciate, consolati ed uffici di polizia.

 

Situazione di lavoro

Lavorare come accompagnatore significa scegliere di viaggiare costantemente, effettuando solo brevi rientri a casa, adattandosi ad un ritmo lavorativo senza orari. Gli incarichi di lavoro, tuttavia, possono essere abbastanza variabili: da pochi giorni a svariate settimane. Suoi indispensabili strumenti di lavoro sono mappe, guide, orari dei mezzi di trasporto locali, opuscoli informativi riguardanti gli intrattenimenti turistici, ecc..

Generalmente l'accompagnatore turistico presta la sua attività come lavoratore autonomo ed opera prevalentemente su incarico di tour operator, agenzie di viaggio ed enti di promozione turistica. La sua professione lo porta ad interagire costantemente con il gruppo di turisti che gli sono di volta in volta affidati, ma anche con i committenti, con le autorità locali, con le guide turistiche e con il personale di servizio con cui si entra in contatto durante un viaggio.

In quanto lavoratore dipendente (per esempio di agenzie turistiche) l'accompagnatore turistico può essere inquadrato al quarto livello, con un reddito annuo lordo di circa 14.500 euro, ma più frequentemente presta la sua attività come lavoratore autonomo. In questo caso le tariffe sono fissate a livello regionale e possono mediamente variare fra 70 e 115 euro a giornata lavorativa, al netto di Iva. Naturalmente, trattandosi di lavoro autonomo non si gode delle stesse garanzie in termini di continuità del reddito e di copertura previdenziale rispetto ai lavoratori dipendenti. Inoltre il tariffario regionale non fa distinzione di specializzazione, professionalità o anzianità dell'accompagnatore, ma – alle cifre indicate – vanno comunque aggiunte le mance usualmente offerte dal gruppo all'accompagnatore, al termine del viaggio, che possono essere anche molto cospicue.

 

Percorsi formativi

Molti giovani sono attratti da questa professione perché immaginano che consenta di viaggiare continuamente in maniera spensierata, conoscendo molte persone e vivendo in un costante clima vacanziero. La realtà è un po' diversa: l'accompagnatore turistico è un professionista abilitato la cui attività, non priva di grandi responsabilità, si esplica nei limiti spazio-temporali di un determinato viaggio e richiede competenze, professionalità ed una conoscenza pressoché perfetta delle lingue straniere.

L'esercizio della professione è sottoposto ad un esame (regionale o provinciale) di abilitazione per ottenere il cosiddetto patentino. Generalmente è richiesto quale requisito il possesso del diploma di scuola media superiore, non necessariamente di ambito turistico. La prova scritta può riguardare argomenti di geografia turistica italiana, europea ed extraeuropea, legislazione turistica e doganale e tecnica dei trasporti. Il colloquio orale riguarda, oltre agli argomenti già menzionati, anche materie come tecnica valutaria, elementi di legislazione turistica, compiti e norme dell'attività professionale ed una o più lingue straniere a scelta del candidato. Per la preparazione dell'esame è possibile seguire corsi di formazione propedeutici.

Una volta superato l'esame di idoneità si diventa accompagnatore turistico e ci si dove iscrivere ad un apposito albo regionale. L'esercizio della professione è subordinato anche al possesso di una licenza, annuale e rinnovabile, concessa dal comune di residenza. Gli abilitati sono inoltre in possesso di un tesserino personale di riconoscimento.

Con il decreto Bersani per gli accompagnatori turistici (come per le guide) vengono meno l'obbligo di autorizzazione preventiva allo svolgimento dell'attività, il rispetto dei parametri numerici e i requisiti di residenza. Vengono confermati i requisiti di qualificazione professionale previsti dalla legge quadro sul turismo (legge 135/2001) e dalle normative regionali. Ai laureati in lettere con indirizzo in storia dell'arte o in archeologia o titolo equipollente non può essere negato l'esercizio dell'attività di guida turistica o subordinato all'esame abilitante o a prove selettive, salvo la verifica delle conoscenze linguistiche e del territorio. Le regioni promuoveranno sistemi di accreditamento non vincolanti per le guide turistiche specializzate in particolari siti, località e settori. Ai titolari di laurea o diploma universitario in materia turistica o titolo equipollente non può essere negato l'esercizio dell'attività di accompagnatore turistico, fatta salva la verifica delle conoscenze specifiche quando non siano state oggetto del corso di studi. I soggetti abilitati allo svolgimento dell'attività di guida turistica nell'ambito dell'ordinamento giuridico del Paese comunitario di appartenenza operano in regime di libera prestazione di servizi, senza necessità di alcuna autorizzazione o abilitazione.Qui di seguito riportiamo il Comma 4 dell'articolo 10 del Decreto Legge 31 gennaio 2007, n. 7, che recita:
"Le attività di guida turistica e accompagnatore turistico, come disciplinate dall'articolo 7 della legge 29 marzo 2001, n. 135, e successive modificazioni, non possono essere subordinate all'obbligo di autorizzazioni preventive, al rispetto di parametri numerici e a requisiti di residenza, fermo restando il possesso dei requisiti di qualificazione professionale secondo la normativa di cui alla citata legge n. 135 del 2001. Ai soggetti titolari di laurea in lettere con indirizzo in storia dell'arte o in archeologia o titolo equipollente, l'esercizio dell'attività di guida turistica o accompagnatore turistico non può essere negato, né subordinato allo svolgimento dell'esame abilitante di cui alla citata legge n. 135 del 2001 o di altre prove selettive, restando consentita la verifica delle conoscenze linguistiche soltanto quando le stesse non siano state oggetto del corso di studi"

La carriera dell'accompagnatore è inevitabilmente legata alla professionalità, alla sua eventuale specializzazione e alle lingue straniere parlate. Dopo anni nella professione, se non desidera più viaggiare continuamente, uno dei possibili sbocchi professionali, una volta superato lo specifico esame, può essere rappresentato dal ruolo di direttore tecnico di agenzia di viaggio oppure, sempre nell'ambito di un agenzia, può dedicarsi a compiti di carattere più organizzativo, per esempio lavorando come programmatore turistico.

 

Tendenze occupazionali

L'aumento del volume d'affari del comparto turismo di questi ultimi anni lo si deve anche alla crescente diffusione della "cultura del viaggio" che sta prendendo piede anche fra persone non abituate a viaggiare. Si ricorre in misura crescente a viaggi organizzati che consentono, anche ai viaggiatori meno esperti, di soddisfare i propri desideri.

Anche per questo motivo la figura dell'accompagnatore è in continua espansione ed include una serie di nuove caratteristiche di cui l'accompagnatore deve farsi carico: maggiori livelli di responsabilità, capacità autorganizzativa, richiamo costante alla sua funzione preminente all'interno del gruppo.

In questo settore, inoltre, oltre ai flussi turistici tradizionali si sta sviluppando un nuovo mercato, il cosiddetto turismo d'affari o aziendale: viaggi di due o tre giorni in Italia o veri e propri viaggi-incentivo all'estero, magari in destinazioni esotiche. Si tratta di un settore molto particolare sia per l'alto numero di partecipanti sia perché, durante la vacanza, viene molto incoraggiata la comunicazione sociale. Per un accompagnatore il turismo aziendale può quindi costituire un'interessante specializzazione che, in un certo senso, lo avvicina alla figura dell'animatore. Nelle grandi città esistono società mirate a questa nicchia di mercato.

 

Figure professionali prossime
L'accompagnatore turistico, con riferimento alle sue competenze e conoscenze (del mercato, dei luoghi e delle destinazioni turistiche, dei referenti e delle guide locali, ecc.) acquisite personalmente sul campo durante i viaggi, potrà facilmente essere inserito presso un'agenzia di viaggio o un tour operator nel ruolo di programmatore turistico.

Profili formali correlati alla figura tipo
La figura professionale dell'accompagnatore turistico appartiene alla categoria 3.4.1.2 "animatori turistici e assimilati" della classificazione delle professioni ISTAT (1991).

 

Fonte: http://www.lavorareturismo.it/figure-professionali/accompagnatore-turistico

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